Impostazione e scelta degli argomenti

“Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica” è una grammatica pedagogica che promuove la consapevolezza metalinguistica.

La nostra impostazione

“Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica” è una grammatica pedagogica per cinque diverse lingue dei segni europee. Questa grammatica pedagogica:

  • contiene una selezione di alcuni aspetti della grammatica di una lingua;
  • è caratterizzata da una presentazione comprensibile, chiara e concreta che tiene conto del livello di sviluppo e della lingua/e degli studenti;
  • funge da risorsa per l’insegnamento e l’apprendimento della consapevolezza metalinguistica.

Questo sito Web non contiene esercizi specifici, ma piuttosto spiegazioni illustrate e facili da capire di otto argomenti grammaticali selezionati. Le idee per l’utilizzo di questa risorsa possono essere trovate nel tutorial Idee per l’insegnamento.

I nostri obiettivi

“Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica” è una risorsa pensata per sviluppare negli studenti una maggiore consapevolezza delle lingue dei segni, delle loro regole e delle competenze linguistiche necessarie per comunicare e riflettere sul linguaggio.  Questa risorsa è pensata per supportare gli insegnanti nel promuovere la consapevolezza metalinguistica degli studenti — una componente fondamentale sia per l’apprendimento linguistico che per lo sviluppo cognitivo generale. La consapevolezza metalinguistica aiuta infatti gli studenti a comprendere e analizzare attivamente le lingue che usano o studiano, favorendo una partecipazione più attenta e riflessiva.

Per informazioni sulla consapevolezza metalinguistica, consultare il tutorial Consapevolezza metalinguistica.

“Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica” utilizza un approccio funzionale:

Il nostro obiettivo è che gli studenti capiscano quale mezzo linguistico può essere utilizzato per esprimere una funzione comunicativa. La nostra grammatica pedagogica quindi descrive:

  1. specifiche funzioni comunicative (ad es. fare una domanda)
  1. il mezzo linguistico richiesto per realizzare questa funzione (ad es., una domanda con risposta aperta o con risposta a scelta limitata).

I gruppi target

Chiunque sia interessato alla grammatica delle lingue dei segni può usare “Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica”. Questa è particolarmente adatta a:

  • studenti sordi, ipoacusici e udenti dai dieci anni in su
  • insegnanti

Gli alunni possono essere apprendenti di una lingua dei segni oppure averla acquisita come prima lingua. Gli argomenti grammaticali proposti si basano su conoscenze fondamentali già acquisite, per questo si presume che gli studenti abbiano familiarità con concetti come la configurazione, lo spazio segnico e i diversi tipi di frase.

Per queste ragioni, riteniamo che l’età minima consigliata per utilizzare al meglio questa grammatica pedagogica sia di almeno dieci anni.

Gli insegnanti possono utilizzare liberamente le unità e i relativi capitoli, adattandoli alle proprie esigenze didattiche: possono servirsene per preparare le lezioni, approfondire personalmente i contenuti, oppure integrare video, disegni o interi argomenti direttamente in classe.

Gli insegnanti possono scaricare tutto il materiale gratuitamente e adattarlo alle loro esigenze.

Scelta degli argomenti:

“Lingue dei segni per gli alunni: riflettendo sulla grammatica” contiene otto argomenti sulla grammatica di ciascuna delle cinque lingue dei segni. Questi otto argomenti sono stati scelti dagli insegnanti selezionandoli dall’intera grammatica delle lingue dei segni. Gli argomenti sono stati quindi descritti sulla base dell’attuale stato di ricerca sulle lingue dei segni. Questi argomenti sono stati in seguito adattati al loro uso didattico, spiegati e presentati in modo comprensibile.

Ogni unità contiene:

  • testi nella rispettiva lingua dei segni, che contengono esempi autentici della funzione comunicativa;
  • spiegazioni della funzione comunicativa e dei mezzi linguistici;
  • esempi;
  • Una raccolta di nuovi termini tecnici.

Per la struttura dei singoli argomenti, consultare il tutorial Struttura del sito Web.

Questa risorsa può essere utilizzata indipendentemente da curricula e libri di testo.

Gli argomenti non sono lezioni. Gli argomenti, i loro sottoparagrafi e tutti i materiali associati possono essere utilizzati nell’ordine che l’insegnante ritiene più appropriato.

Qui troverai una panoramica dei capitoli degli argomenti.

Docenti di una lingua dei segni

Il team di BAG Sign considera “docenti di lingua dei segni” quei professionisti qualificati che desiderano supportare alunni sordi, ipoacusici e udenti nello sviluppo della consapevolezza metalinguistica e della competenza grammaticale nella lingua dei segni.

Il team di BAG Sign raccomanda che gli insegnanti di una lingua dei segni abbiano una padronanza fluente della rispettiva lingua dei segni nazionale, corrispondente ad almeno il livello C1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (QCER). Questo livello implica un uso competente della lingua, che consente di comunicare in maniera sicura e accurata, trasmettendo tutte le complesse sfumature linguistiche, anche in contesti comunicativi e didattici complessi.

Sosteniamo esplicitamente il documento di posizione della Federazione Mondiale dei Sordi (WFD) sul ruolo guida delle persone sorde nello sviluppo e nell’insegnamento delle lingue dei segni nazionali (documento consultato il 2 maggio 2025) così come la Dichiarazione sui diritti dei bambini sordi (documento consultato il 2 maggio 2025), che sottolinea il diritto dei bambini sordi ad avere accesso precoce a modelli di riferimento che siano buoni esempi di uso fluente della lingua dei segni e di identità culturale, nonché ad avere un’istruzione equa e accessibile.

Per una pratica didattica efficace, raccomandiamo di allinearsi a questi principi. Gli insegnanti che utilizzano questo sito web hanno la responsabilità di promuovere un ambiente di apprendimento accessibile dal punto di vista linguistico, rispettoso delle culture e orientato alla comunità, in cui tutti gli alunni — sordi, ipoacusici e udenti — possano imparare insieme alla pari.