Qui si trovano i testi in LIS. I testi contengono i mezzi linguistici spiegati in questo capitolo.
Suggerimento: È possibile regolare la velocità dei video.


Qui si trovano i testi in LIS. I testi contengono i mezzi linguistici spiegati in questo capitolo.
Suggerimento: È possibile regolare la velocità dei video.
Puoi segnare riferendoti ad una cosa o a un essere vivente oppure a diverse cose e esseri viventi.
Per esempio: “una ciotola”, “un alunno” o “una tavoletta di cioccolato”.
Se segnando ti riferisci ad una sola cosa o un solo essere vivente, questo è chiamato singolare.
Puoi anche segnare riferendoti a diverse cose e esseri viventi. Questo è chiamato plurale.
Il plurale è usato quando il numero di una cosa o un essere vivente è maggiore di 1.
Per esempio, puoi segnare “2 ciotole”, “10 alunni” o “molte tavolette di cioccolato”.
Diversi mezzi linguistici sono usati in LIS per esprimere il plurale:
In LIS è possibile esprimere il plurale ripetendo un segno riferito a una cosa o a un essere vivente.
Se ripeti il segno CIOTOLA, indichi che ci sono diverse ciotole.
Il movimento è ripetuto velocemente quando non dici esattamente quante sono. Ma è possibile anche indicare l’esatto numero di ciotole con il numero delle ripetizioni, in questo caso il segno è ripetuto in luoghi diversi.
Dai un’occhiata agli esempi.
Ci sono diversi modi di ripetere un segno per esprimere il plurale, con segni riferiti a una cosa o a un essere vivente:
1. Il segno è ripetuto nello stesso luogo nello spazio segnico.
Un esempio è il segno CIOTOLA, che può essere ripetuto nello stesso luogo per esprimere il plurale.
2. Il segno è ripetuto con un movimento laterale.
Un esempio è il segno POSTER. La ripetizione è eseguita da un lato all’altro.
Il segno è ripetuto in diversi luoghi nello spazio segnico.
La ripetizione del segno esprime il plurale. Allo stesso tempo, il segno è posizionato in un preciso luogo nello spazio segnico.
Un esempio: il segno AULA può essere eseguito in diversi luoghi dello spazio segnico. Puoi indicare il punto nello spazio successivamente, per esempio, per riferirti di nuovo a una delle stanze.
Dai un’occhiata agli esempi.
Per i segni a una mano riferiti a cose o esseri viventi, c’è un’altra possibilità per esprimere il plurale: il segno è articolato due volte nello stesso momento, una volta con la mano dominante e un’altra volta con la mano non dominante.
Il movimento può essere fatto simultaneamente o alternativamente.
Questo è possibile, per esempio, per il segno: BAMBINA/O-BAMBINE/I, PERSONA-PERSONE.
Inoltre, c’è un altro piccolo sotto-insieme di segni, questa volta a due mani, che possono essere trasformati in segni ad una mano e che seguono le stesse modificazioni del movimento alternato. Per esempio: il segno ALBERI, GRATTACIELI.
Dai un’occhiata agli esempi.
Tuttavia, non tutti i segni che si riferiscono a una cosa o a un essere vivente possono essere ripetuti per esprimere il plurale.
Per esempio, i seguenti tipi di segni non possono essere ripetuti per esprimere il plurale:
Per esprimere il plurale con questi segni, è necessario utilizzare altri mezzi linguistici, come i segni dei numeri, l’espressione della quantità e le proforme.
Dai un’occhiata agli esempi.
Le espressioni che indicano la quantità possono essere usate per indicare il numero oppure una certa quantità di cose o esseri viventi.
Ci sono tre modi per esprimere la quantità:
I segni di numeri possono essere usati per esprimere il plurale e il preciso numero di cose o esseri viventi.
Per esempio: “3 uova, 36 biscotti”.
I segni di numeri possono essere usati prima o dopo il segno che indica la cosa o l’essere vivente.
Il segno può essere ripetuto, se è un segno ripetibile.
Un esempio: “2 ciotole, 36 biscotti”.
Dai un’occhiata agli esempi.
In alcuni segni il numero può essere incorporato all’interno del segno stesso, in questo caso la configurazione della mano indica il numero.
Quando un numero è incorporato in un segno, si parla di incorporazione del numero.
Tuttavia, l’incorporazione del numero è possibile solo con i numeri da 1 a 10.
Dai un’occhiata agli esempi.
Con l’aiuto dei segni quantificatori puoi esprimere diverse quantità, senza dover indicare un numero preciso.
Esempi di segni quantificatori sono: MOLTO, POCO, ABBASTANZA, TANTO
Il segno quantificatore può essere posizionato prima o dopo il segno che si riferisce a cose o esseri viventi. Quest’ultimo può essere ripetuto, se è un segno ripetibile.
Dai un’occhiata agli esempi.
Alcune cose non possono essere contate. Tra queste ci sono, ad esempio, lo zucchero e l’acqua. Il segno corrispondente non può quindi essere ripetuto per formare il plurale.
Quindi, serve un altro segno per indicare una quantità.
Per esempio, il segno GRAMMO si usa per indicare la quantità di zucchero:
“200 grammi di zucchero”.
L’espressione quantità può essere posta prima o dopo il segno.
Dai un’occhiata agli esempi
Le componenti non manuali possono essere usate con i segni quantificatori per rafforzarne il significato.
Per esempio, puoi gonfiare le guance o stringere i denti per enfatizzare che è una quantità grande o piccola.
Per esempio: “verranno molte persone”.
Se si vuole sottolineare che si tratta di una quantità molto ridotta, si può, ad esempio, sporgere le labbra o mettere la punta della lingua tra le labbra.
Un esempio: “serve pochissimo sale”.
Dai un’occhiata agli esempi.
Le proforme possono essere utilizzate per esprimere il plurale.
Le proforme sono quelle forme che assume la mano (o entrambe le mani) per rappresentare persone, animali, oggetti o parti di essi.
La proforma può anche essere ripetuta per indicare il plurale.
Ad esempio: “tante pizze”.
Un altro esempio: si segni il segno ALUNNO e poi si usa la proforma che rappresenta le persone con entrambe le mani.
In questo caso si seguono le stesse opzioni di reduplicazione dei segni riferiti ad una cosa o un essere vivente (vedi sezione 2).
Dai un’occhiata agli esempi.
Le proforme possono essere usate in diversi modi per esprimere il plurale.
Il modo in cui si ripete la proforma cambia leggermente il suo significato, per esempio indicando come esseri viventi o cose sono collocati nello spazio.
Qui alcuni esempi:
Puoi mostrare che diversi autobus sono in fila. Per fare questo, entrambe le mani segnano la proforma e, per esempio, la mano non dominante sta ferma mentre l’altra si muove per descrivere la fila di autobus.
Puoi anche mostrare come svariati autobus siano sparsi in uno spazio. Per farlo, entrambe le mani segnano la proforma in diversi punti nello spazio segnico.
Dai un’occhiata agli esempi.
Una proforma può essere utilizzata anche per rappresentare una quantità indefinita nello spazio segnico.
Ad esempio: “Ci sono molti fiori nel prato”.
Per le cose che non si possono contare, le proforme possono essere usate anche per esprimere il plurale.
Ad esempio: “Nel cantiere c’è un mucchio di sabbia”.
Dai un’occhiata agli esempi.
Le componenti non manuali possono essere usate con le proforme per rafforzarne o attenuarne il significato.
Per esempio, si possono gonfiare le guance per sottolineare che un mucchio di patate è molto grande.
Oppure, se si vuole sottolineare che il mucchio di patate è piccolo, si possono, ad esempio, arricciare le labbra o mettere la punta della lingua tra le labbra.
Dai un’occhiata agli esempi.
I segni di indicazione possono essere usati per indicare diversi luoghi nello spazio segnico per esprimere il plurale degli esseri viventi o delle cose.
Esistono diversi modi per farlo. La forma del movimento del segno di indicazione ne cambia leggermente il significato:
1. La configurazione o
si muove ad arco nello spazio. Questo esprime che ci si riferisce a un gruppo composto da diverse cose o esseri viventi.
Per esempio: “tutti gli studenti devono aiutare con i preparativi”.
2. Il segno di indicazione può indicare diversi luoghi nello spazio segnico, uno dopo l’altro. Questo esprime il plurale e enfatizza che il gruppo è formato da diversi individui o diverse cose.
Per esempio: “alcuni studenti devono preparare una presentazione”.
Dai un’occhiata agli esempi.
I numeri possono essere incorporati in un segno di indicazione per indicare il numero esatto. Tuttavia, questo si può fare soltanto con i numeri da 2 a 10.
Per esempio: “2 dei miei amici ed io siamo parte del comitato organizzativo”.
Dai un’occhiata all’esempio.
Alcuni verbi possono essere modificati per esprimere il plurale delle cose e degli esseri viventi.
Questo è possibile con i verbi direzionali, in cui il luogo cambia a seconda della posizione delle cose e degli esseri viventi.
Un esempio è il segno DISTRIBUIRE nella frase “L’insegnante distribuisce i fogli agli alunni”.
In questa frase, il luogo e la direzione del segno DISTRIBUIRE esprime che ci sono diversi alunni.
Il segno DISTRIBUIRE può anche terminare in diversi punti dello spazio segnico, uno dopo l’altro. Questo enfatizza che ciascuno degli alunni riceve un foglio.
Un esempio: “L’insegnante distribuisce i fogli a ciascun alunno”.
Dai un’occhiata agli esempi.